domenica 15 novembre 2020

GENOVA UNA CULLA PER LA RINASCITA DELLE ARTI

Nella città di Genova, a  partire dalla seconda metà degli anni Ottanta del  secolo scorso, cominciò a delinearsi, sia pure in maniera informale, un gruppo di intellettuali accomunati da un forte spirito critico nei confronti della cultura ufficiale espressa e massicciamente diffusa dagli assessorati, dai ministeri, dalle facoltà umanistiche e dalle scuole d’arte. Vivendo dal di dentro certe situazioni, tutti costoro erano convinti che, come storicamente dimostrato, la crisi culturale in atto stava preparando la crisi sociale a cui avrebbe fatto seguito quella economica. E poi chissà cos’altro ancora... Oggi si può affermare, senza timore di venir smentiti, che furono profetici.          A partire dai primi anni Novanta ci fu l’incontro con altri personaggi, sicuramente prestigiosi e autorevoli, seppure sconosciuti al di fuori di una ristretta cerchia, per via del loro anticonformismo.

Dopo questo lungo percorso ci fu il convegno del 2009 nel corso del quale vennero proposte alcune vie d’uscita operate attraverso il rinnovamento del pensiero e delle arti. Si trattava di una prima formulazione teorica di un progetto di risanamento che allora come oggi stenta a decollare, con le conseguenze che tutti conosciamo.

Nella Gallery: i relatori e il pubblico del convegno


Sala Conferenze Museo di Sant'Agostino, i relatori

Sala Conferenze Museo di San'Agostino, i relatori

Sala Conferenze Museo di Sant'Agostino, i relatori

Il giornalista Rino Di Stefano (moderatore)

Francesco De Nicola, docente universitario, per la Letteratura

Dionisio di Francescantonio, pittore e scrittore, per l'Arte Figurativa

Roberto Tagliamacco, docente e compositore, per la Musica

Maurizio Gregorini, regista, per il Cinema

Roberto Tomaello, regista e attore, per il Teatro

In primo piano: Zina De Feo, pedagosista, socia di Voltar Pagina

Enrico Serra, docente universitario e politico, collaboratore di Voltar Pagina

Maria Vietz, attrice e socia di Voltar Pagina

Orietta Ciurlo (seconda da sinistra), presidente Mater Matuta

I coniugi Pietro e Fiorella Merello, rispettivamente storico e docente (entrambi cultori e difensori della nostra città storica)