Con questo simposio organizzato da Voltar Pagina in collaborazione
con l’OdV Domus Cultura e il Circolo ProVita&Famiglia si sono cercate risposte
alle emergenze emerse nel corso del convegno I costi del malessere sociale del 27 gennaio 2020.
Figura centrale del Convegno, ancora una volta, è stata Francesca Fassio che, nel suo ruolo di assessore alle Politiche Educative e Sociali, ha dimostrato un interesse prioritario verso la riduzione del malessere sociale evitabile, cioè quello dovuto esclusivamente alla deriva della famiglia e contenibile attraverso una legislazione adeguata e ad interventi di prevenzione di buona qualità. Questo per far sì che maggiori risorse economiche possano essere destinate a casi di autentica necessità.
Per quanto attiene all'azione di prevenzione si è prestata attenzione all'elevata e multiforme offerta di iniziative, il cui costo ormai da
decenni è, quasi esclusivamente a carico delle pubbliche finanze. Fatte salvo alcune meritevoli
eccezioni, se ne è dovuta constatare la modesta se non nulla efficacia, se è vero come è vero
che comportamenti deleteri come l'uso di droga e l’abuso di alcool continuano a diffondersi a macchia d’olio, interessando fasce d’età sempre più basse. Proseguendo nell'analisi, si è arrivati alla conclusione che il fattore che determina il successo o il fallimento di tali iniziative è dato non solo dalle intenzioni degli organizzatori (per altro, non sempre improntate alla buona fede e alla generosità d'animo) ma in elevata misura anche dalla professionalità e dalla qualità umana di chi, in concreto, le attua. Del professor Sergio Massone, docente "storico" di educazione artistica presso scuole medie inferiori spesso situate in quartieri problematici e qui coinvolto come relatore, già se ne conoscevano le qualità, tra l'altro testimoniate da alcuni suoi saggi che rivelano, oltre alla padronanza della materia, un interesse sincero al destino dei discenti.
Per quanto attiene ad interventi rivolti a chi, per un motivo o per l'altro, ha dovuto fare i conti con la durezza della vita (e tra essi, a pieno titolo, vanno comprese le vittime della violenza da chiunque esercitata) si è avuto l'apporto di Paola Radaelli di Milano, presidente dell'associazione Unione Italiana Vittime e Valentina Jannacone e Barbara Bavastro, sue collaboratrici per la Liguria.
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Anna Palmieri, Assessore alla Cultura del Municipio VIII Genova Medio Levante apre i lavori del convegno
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I relatori
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Francesca Fassio, Assessore alle Politiche Educative e Sociali del Comune di Genova
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Francesca Fassio
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Sergio Massone, docente e saggista
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Sergio Massone
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Paola Radaelli, presidente Unione Nazionale Vittime |
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Ventina Jannacone, coordinatrice regionale Unione Nazionale Vittime
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Barbara Bavastro (Unione Nazionale Vittime)
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