Mai perdute forme del mondo, con le sue due mostre e un convegno, si configura come una tappa fondamentale in quel percorso ideale volto al rilancio dell'arte figurativa contemporanea italiana che, a nostro avviso, va intrapreso con decisione in quanto foriero di importanti traguardi tra i quali vanno compresi significativi risultati economici. Da sempre, infatti, a un qualsiasi primato nel campo delle arti corrispondo sostanziali benefici economici. Si riprende qui uno dei contenuti pubblicati sul dépliant della mostra, legato alla relazione dell'arhitetto Claudio Vella che fu uno dei relatori del convegno. "Il rilancio del figurativo è legato alla possibilità di trovare uno sbocco commerciale, soprattutto per favorirne la diffusione. Se un tempo a dettare il gusto erano la nobiltà e la Chiesa, oggi l'architetto può giocare un ruolo importante nella formazione di una nuova commitenza indirizzata al figurativo contemporaneo, restituendo a questa forma d'arte una collacazione formale nella cultura visiva contemporanea". (Nella Foto a lato, un momento del vernissage).
Nella Gallery: alcune immagini della mostra a Palazzo Imperiale e opere degli artisti che hanno partecipato alla collettiva.
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Vittorio Morandi, Grande Cammello
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Dionisio di Francescantonio, Vittorio Morandi
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Fabio Prati, Natura morta con bicchiere di vino
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Dionisio di Francescantonio, La bellezza è minacciata
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Paola Ginepri, Faggeta in inverno
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Elisabetta Semeria, Aglio
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Elisabeth Cyran, Nike
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Fabio Prati, Ritratto
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Vittorio Morandi, Tigre
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Lenka Vassallo, Nudo
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Lenka Vassallo, Africana
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Elisabeth Cyran, La Cultura
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Luisa Caprile, Busto femminile
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Sergio Massone, Flussi della natura
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Svevo Salvini, Lei
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Elisabetta Semeria, Iris
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Rossella Mazzarello, Ballerina
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Alessandra Varbella, Paraggi
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Vittorio Morandi, Il re Peste (da un racconto di Edgard Alan Poe)
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Evento organizzato a Palazzo Imperiale dalla storica associazione Mater Matuta
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