Da
qualche tempo, in prossimità del 25 aprile, puntuale come in estate la comparsa
delle zanzare, s’infiamma la polemica
sulla Resistenza, alimentata da chi ha interesse a introdurre nel normale
confronto politico elementi di
contrapposizione estrema e spesso violenta; con ciò alimentando ulteriormente
quel clima di divisione esasperata che da troppo tempo indebolisce il normale esercizio della democrazia
nel nostro Paese, compromettendone i destini. Questo convegno è stato promosso dal Municipio
Genova Medio Levante allo scopo di pacificare gli animi che ancora una volta si
erano accesi attorno a chi voleva riportare la Resistenza a una dimensione
storica e chi, invece, intendeva congelarla nella dimensione del mito e nella
leggenda. La domanda era: che senso ha,
a distanza di tanto tempo, contribuire
ad esasperare gli animi su fatti risalenti a quasi un secolo fa? Il fallimento
del Fascismo, inequivocabilmente decretato dalla tragedia della Seconda Guerra
Mondiale e il significato della Resistenza continueranno ad essere due dati di fatto inconfutabili
anche se, come sempre avviene nel processo di approfondimento che continua a
svilupparsi attorno agli avvenimenti del passato, studi e ricerche ulteriori
metteranno in luce alcuni successi del primo e alcune ombre della seconda. Pur limitato alla ridotta dimensione di un
Municipio, questo convegno ha raggiunto lo scopo di pacificare gli animi e di
spegnere sterili polemiche con la deposizione di una corona di alloro condivisa
dalle diverse fazioni accanto al vicino monumento ai partigiani caduti.
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Mario Bozzi Sentieri e Stefano Monti Bragadin |
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Da sinistra: Mario Bozzi Sentieri, Stefano Monti Bragadin, Francesco Vesco, Miriam Pastorino |
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Miriam Pastorino e Otello Parodi |
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Miriam Pastorino e Francesco Vesco presidente Municipio VIII Genova Medio Levante |
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Da sinistra: Leonardo Cassinese, Giorgio Viale, Stefano Monti Bragadin, Miriam Pastorino, Francesco Vesco |
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Da sinistra: Stefano Monti Bragadin, Leonardo Cassinese, Giorgio Viale, Anna Palmieri, Miriam Pastorino, Francesco Vesco, Otello Parodi |