RODOLFO VIVALDI, genovese convinto, farmacista per
tradizione di famiglia, è sposato con la paziente Simonetta da mezzo secolo;
esibisce con orgoglio, come la madre dei Gracchi, le figlie Isabella e
Carlotta, e i quattro nipoti. Coltiva fin dalla prima giovinezza curiosità
prevalentemente letterarie, ma anche in altri settori della cultura: si
considera un cristiano imperfetto pur confidando in un bonario giudizio finale.
Devoto cultore dell’amicizia, è solito dire: ”Un esercito di amici combatte al
mio fianco”. Ha la struttura mentale di un conservatore prezzoliniano persino
un po’ tradizionalista. SINOSSI DEL LIBRO TRATTA DALLA SCHEDA DI PRESENTAZIONE - Due letterati del ‘900 bistrattati dalla politica e
dalla cultura egemone, nonostante il loro indubbio valore. In questo saggio
peculiare, Rodolfo Vivaldi soddisfa con efficacia e capacitá di sintesi una propria intuizione
intellettuale: il possibile e neanche troppo improbabile parallelo tra le
figure dello scrittore umorista e patriota italiano, Giovannino Guareschi, e
dello scrittore francese schivo e solitario medico filantropo, eppure spesso
cinico e volutamente provocatore, Louis-Ferdinand Destouches, in arte Céline.
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Locandina dell'evento |
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I relatori
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In primo piano, l'autore
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A destra, Raffaella Saponaro Monti Bragadin
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Da destra: Raffaella Saponaro, Miriam Pastorino, Lucia Vitulli, Elisabetta Semeria
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Da sinistra: Daniela Leuzzi, Rodolfo Vivaldi, Rosa Elisa Giangoia
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Paola Fedele e Miriam Pastorino
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